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15 gennaio 2007

Errata corrige...tradisco e voglio essere infedele..

Da una email che ho scritto oggi ad un'amica Webmistress:

Ho i nervi a pezzi Cinzia, la mia amante è la bellezza di 23 giorni che non si fà vedere (depressione, denti, herpes, lavoro,
famiglia...etc etc, sentirla è un bollettino di guerra, ma fino a ieri i suoi messaggi contengono parole come amore, amorissimo, ti amo etc.Due giorni fà mi scrive: "Amore i punti in bocca sono saltati, che palle non se ne può più++++, baci a domani amorissimo.Oggi la telefonata inizia con un tiepido: "ciao gioia, invece che un "ciao amore" (e già mi rende irrequieto), poi gli chiedo:
"come và?" , accenna un qualcosa (nulla di particolare) e rapidamente mi chiede: "e tu amore?.
Ho la sventurata idea di risponderle: "bene" ma di riproporle: "e tu?, a quel punto inizia il bollettino di guerra del giorno, tanto che gli dico:" amore
ultimamente è un bollettino di guerra..".Lei (mi aspettavo almeno una risatina) mi dice che si, in questo periodo è proprio cosi (oggi le era spuntato anche l'herpes!), e ad un certo punto cade la linea, la chiamo e risponde la segreteria (come se le fosse caduta la batteria), erano le sette, mi dice che aveva appena finito di lavorare ed era in un bar a prendere le sigarette. Mi faccio un calcolo e penso che in 30 minuti arriva a casa e mette in carica il cell, e poi mi richiama, invece niente. Non sò che pensare, è ancora in giro?. Ho un
leggero disturbo di personalità paranoide (e lei mi fà raggiungere dei picchi pazzeschi!)

Torno indietro di qualche giorno. Dopo 17 giorni le propongo di raggiungerla nel paese dove ha in cura un utente (lei è una libera professionista), le telefonate di questo periodo erano sempre belle, allegre, le parole dolci come nei messaggi. Le faccio la proposta di vederci fuori invece che a casa mia, è sempre stata lei a venire da me, io non guido la macchina e trovo quindi giusto raggiungerla una volta tanto. Lei invece analizza vagamente la cosa, e ha anche la sfacciattagine di dirmi che dopo il lavoro lei ritorna a casa e si mette sul divano col pigiamino, poi che si preoccupa per il mio viaggio di ritorno con l'autocorriera. Si preoccupa anche perchè il luogo è troppo vicino al suo paese. Non è entusiasta evidentemente (e questo mi inquieta ancora) poi dice che si, un'oretta ci saremmo potuti vedere. Fissiamo il giorno. Quando l'indomani al telefono le dico che ero rimasto deluso per il poco entusiasmo mostratomi, mi ripete la sua preoccupazione per il mio ritorno...
L'incontro: io come minimo mi aspetto un abbraccio, invece esce dalla macchina senza nemmeno un sorriso, si tiene la sciarpa sulla guancia per proteggersi (aveva una accesso al dente), un tiepido ciao amore, un bacino sulla bocca da cuginetti, ed entriamo subito al bar perchè fà freddo, ci sediamo ad un tavolo.

Le mani sul tavolo senza nessun contatto, ma ci sorridiamo, ci guardiamo, e forse dopo averle sfiorate le mani dà una pacchetta sulle mie e restiamo mano nella mano.Le dico contento, che avevamo fatto bene a vederci, lei mi risponde di si, ma aveva anche paura di essere vista,
dal momento che la titolare di un azienda può non conoscere tutti, ma essere riconosciuta.Le rispondo (allegramente) dove volesse arrivare con questo discorse e lei mi risponde che lo diceva cosi, solo per dire. Mi aveva irritato, ma mantenni allegria e gioia per tutto l'incontro (forse troppa).
Qualche mugolio quando la accarezzavo e la davo dei piccoli bacini mi rende felice.Le dico (sempre con troppo spirito) se ci fossero dei problemi e com'era il nostro rapporto, lei mi risponde alla prima
domanda: "no, no" alla seconda: " bene bene".
Poi cerco di sondare la situazione:Chiamavamo la casa in cui abito "casa nostra", casa in cui lei ha spesso manifestato il desiderio di dipingere i muri e di fare qualche acquisto, tutte cose che abbiamo fatto. Quindi ho provato a vedere se lei parlasse ancora di questa "casa nostra" (un mio parametro per capire se il rapporto è vivo). Riterrei improbabile che una rapporto che accusa segni di cedimento, vede la donna menzionare "casa nostra". Non solo.

Dopo avermi risposto: " ah si, casa nostra!...! aggiunge: "pensa che l'altra sera non riuscivo a dormire e per trovare una motivazione, pensavo...devo finire di dipingere il muro, e devo anche fare la mia scatoletta. (mi apparse tenera).
La scatoletta è in legno, e lei vuole decorarla...

Ma io comincio a pensare che le donne devono essere prese, ogni tanto, a calci nel culo.

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